11 gennaio 2009

A FABRIZIO

Buongiorno a tutti, inevitabile nel giorno del decennale della scomparsa di Fabrizio De andrè unirsi al coro interminabile di saluti rivolti, da tutti gli appassionati della musica, al Maestro le cui capacità artistiche sono talmente ampie che racchiuderle in un'unica definizione è pressochè impossbile.
Non vi nascondo che buona parte della mia formazione musicale poggia proprio sulle sue note.
Per me/noi/voi una delle sue ballate più intese, una poesia musicata:

LA STAGIONE DELL'AMORE
La stagione del tuo amore
non è più la primavera
ma nei giorni del tuo autunno
hai la dolcezza della sera.
Se un mattino fra i capelli
troverai un po di neve
nel giardino del tuo amore
verrò a raccogliere il bucaneve.
Passa il tempo sopra il tempo
ma non devi aver paura
sembra correre come il vento
però il tempo non ha premura.
Piangi e ridi come allora,
ridi e piangi e ridi ancora
ogni gioia,
ogni dolore puoi ritrovarli
nella luce di un'ora.
Passa il tempo sopra il tempo
ma non devi aver paura
sembra correre come il vento
però il tempo non ha premura.
Piangi e ridi come allora,
ridi e piangi e ridi ancora
ogni gioia,
ogni dolore puoi ritrovarli
nella luce di un'ora

robo

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